Tra antichi sterri e fossi d’acqua morta,
oltre una cancellata verde e rossa
di borraccina e ruggine, ho contato
sette alberi stecchiti (tigli? faggi?).
E’ quasi aprile ma non hanno ancora
gemme né foglie, pure così verdi.
Dentro scuri panneggi, inguantati
d’edera fino alle più alte cime,
sono pasto d’insetti. Guasti, morti.